REPORT 10.04.2011 – GIRO DELLA BELLA LAVANDERINA IN 5 PASSI

 

Km percorsi : 430 circa

Ore di viaggio: 10 circa delle quali 7 in sella
Pasto: cucina tipica valtellinese, calorico, abbondante, senza pietà per il colesterolo, buono buono buono ma buono, presso “Una sosta appetitosa” di Villa di Tirano. Prezzo 25€/cad

Primi di aprile, da pochi giorni eccoci in primavera lasciandoci alle spalle un rigido inverno, i manzi proprio non riescono a stare rinchiusi nella stalla…famelici, complice un clima quasi estivo, sono in cerca di verdi pascoli nei quali correre felici.
Reduce dalla pistata di Adria, Chicco decide di non deludere la mandria, e in tono scherzoso inventa il giro a sorpresa fantasia che verrà svelato solo poche ore prima la partenza ufficiale. Unica cosa nota, si parte domenica in zona monza verso le 9.
I potenziali partecipanti, e non solo, sono curiosi di sapere dove l’amministratore delegato li guiderà questa volta…alcuni ipotizzano il mare, altri abboccano ai rumors e si preparano con secchiello e paletta per pucciare i piedini nel mare di Dante…
Il tracciato viene svelato, via la paletta, via il secchiello…abbiamo parlato di verdi pascoli? E allora, viste le temperature favorevoli, che alpi svizzere sia! Il tracciato prevede un inizio con tre passi italici tra le valli bergamasche/bresciane, una capatina in Valtellina e poi, dopo pranzo, ben quattro passi svizzeri.

 


Ritrovo ore 8.30 ad Agrate Brianza, spiazzo Galbusera, non precisamente noti i nomi dei partecipanti, Chicco, alzatosi all’alba, si prepara, dopo una colazione a base di mezzo chilo di nonnine doria, ad accendere il motore, arriva al semaforo sotto casa e…la moto arranca, il motore affamato tace…eh si…ha bisogno anche lei di una bella colazione, e così a spinta tra gli insulti e gli sbeffeggiamenti di un gruppo di harleysti in miniraduno Chicco raggiunge la vicina stazione di servizio e fa un bel pieno di carburante. Iniziamo bene!
Sotto un tiepido sole, e 20° indicati dalla torre Galbusera sono presenti, l’esordiente Alby81 su super Bmw S1000RR, Jolly Joker Tarzan Paolino anch’esso su bavarese F800R e banana d’ordinanza munito, MaxVersus su Cb1000r carichissimo, Chicco su Cb1000r con gomme pistaiole e Oldbalord che finalmente dopo aver lavato dieci volte la moto nelle ultime due settimane ha finalmente modo di utilizzarla come si deve.
Breve briefing tecnico, montaggio del DBKiller, introduzione del potassio, breve pianificazione e si parte in direzione Dalmine ove ad attenderci lungo la strada vi sono Crotta con la sua Ktm zavorri nata, Marcobus zavorrinato su Janina, Settimio scalpitante su Vfr800 e lo scoppiettante Mephisto su Monster 1000. Zauro? No Zauro aveva chiaramente fatto capire che lui ad un giro a sorpresa con fantasia avrebbe partecipato solo a sorpresa con fantasia…tutti delusi dalla sua mancata apparizione in versione winx, procediamo con le presentazioni di rito, organizzazione stradale e via più veloci della luce.
Crotta si mette in testa al gruppo in direzione Passo Zambla, la strada è frequentatissima da ciclisti e appassionati bikers di tutte le marche, così tra un sorpasso e un semaforo iniziamo a salire. Settimio è carichissimo, si vede proprio che non vede l’ora per due belle pieghe, così anche in rettilineo riesce a raggiungere angoli di piega superiori ai 50°…gli altri procedono ordinati e si preparano alle prime curve della giornata.
La strada inizia a salire, accelerazioni, frenate, ri-accelerazioni…è così che Chicco spera che un fulmine a ciel sereno colpisca gli scarichi di Mephisto…infatti per un non ben identificato motivo la frequenza del suo motore e dei suoi scarichi, oltre a torturare i timpani dell’ignaro amministratore manzoso, è riuscita a entrare in contatto con il suo auricolare bluetooth creando un odioso BZZZZZZZZZZZZZZZZZ costante!

 

Sia in ascesa che in discesa l’asfalto è in discrete condizioni, senza esagerare si impostano le prime pieghe della giornata, Paolino, scortato da Marco, non si tira indietro e migliora metro dopo metro pur mantenendo un certo timore revenziale per le piccole imperfezioni della sede stradale.
Chicco, dopo le prime curve si rende conto di aver dimenticato di rigonfiare le gomme post pista, così si ritrova ad impostare curve faticose degne di un camper, Alby prende sempre più confidenza con il mezzo seguito da Oldbalord e Max.
Superato il comune di Ponte Nossa, alle prese con elicotteri dei pompieri per un incendio, l’aria ritorna ad essere respirabile a pieni polmoni, Chicco si ferma per un rapido pit stop a caldo, ne approfitta anche Alby per un rabbocco della sua tedescona. In questa occasione il marchio bavarese si riconferma nuovamente il preferito dagli anziani, infatti il benzinaio a momenti saltava dietro con Alby!
Eccoci al secondo passo della giornata, quello della Presolana, qui la neve è oramai un lontano ricordo, il clima è primaverile, e anche la tortuosa discesa del passo è agevole e senza problemi, grazie anche al fatto che i ciclisti qui ci vengono per fare il tratto in salita!
Qui ci salutano Settimio e Mephisto che devono rientrare per impegni familiari, Chicco è davvero triste, gli mancherà quel fottuto BZZZZZ SCOPPPSSSS SBAMMM TRATAPRDADPOARKPA prodotto dagli scarichi di Mephisto! :D

Il passo del Vivione come previsto è ancora chiuso, così si procede per Borno-Breno, tra tante curve di tutti i tipi per tutte le velocità, passando attraverso paesini alle prese con i preparativi per il we…il gruppo procede compatto e senza esitazioni, ogni tanto ci si ingarella con un paio di piloti della motogp…non si contano più i V con l’indice e il medio verso i colleghi di passione.
Le gomme, con una temperatura oramai prossima ai 28°, sono belle calde, la testa va alle prossime pieghe, e di certo a qualche bella canzone che carica…ora inizia una fase di trasferimento attraverso i paesi della Valcamonica…semaforo con rilevatore di velocità rosso, Chicco in testa al gruppo frena, Alby frena, il resto del gruppo rallenta, tranne Max che, purtroppo, con in testa la canzone “la bella lavanderina…” ispirata dal vicino fiume appena passato, non si accorge del rosso, pinza in modo veemente all’anteriore e “fai una giravolta, falla un’altra volta, guarda in su, guarda in giu” si ritrova ad imitare un Cassina 2 degno delle prossime olimpiadi di Londra. Fortunatamente dopo un piccolo contatto con la moto di Alby, e una capriola, Max si alza prontamente con soli pochi graffi e qualche botta…la moto presenta qualche danno, ma ovviamente passa in secondo piano.
Decidiamo di fargli compagnia per un po’ e rassicurarci circa le sue condizioni, passiamo ad un rapido controllo del mezzo e ci accorgiamo che presenta un problema con il serbatoio della frizione idraulica, non resta che salutare Max il quale è quindi costretto a rientrare alla base. Grande Max, sappiamo che non sarà questo sfortunato episodio a tenerti lontano dalla mandria, devi ancora condividere con noi parecchie cose da raccontare ai pronipoti! :D


Con il dispiacere per la dinamica di Max ripartiamo verso Edolo e ci lanciamo nel tratto che porta ad Aprica. Qui i lavori in corso per la sistemazione della carreggiata spezzano il ritmo, ma la strada risulta comunque piacevole. Si passa così sotto un arco tricolore per i 150 anni dell’unità di Italia posto nel centro di Aprica e si procede in discesa in direzione Tirano. A parte un tornante saltellante che fa borbottare ancora di più i nostri stomaci affamati, la strada scorre via veloce ad un buon ritmo, la temperatura è perfetta e il panorama è piacevole! Arrivare nei pressi di Tirano è un gioco da ragazzi.
In perfetto orario, nonostante lo spiacevole episodio di Max, i manzi alle ore 13 circa sono presso “una sosta appetitosa” – villa di tirano, lungo la statale che porta a Tirano. Il locale è stacolmo, in attesa dell’arrivo di ben due pullman di turisti, riusciamo a sederci e ci viene comunicato che i tempi per la preparazione dei cibi saranno un po’ lunghi. Decidiamo di restare, troppa la fame e poca la voglia di risalire in moto alla ricerca di un altro posto.

Per “ingannare” il tempo, decidiamo quindi di procedere con l’ordinazione di un veloce antipasto, come Chicco raccomanda a tutti, specie a Marco…e via con roventi Sciatt a quintalate e fette di affettati vari, che vengono azzannati senza pietà dall’intero gruppo. La lettura del menù è risultata molto coinvolgente così ordiniamo: bistecca ai ferri, pizzoccheri per 2…ma no…facciamo per 3…ma diciamo 2…più una “porzioncina abbondante” che dividiamo va…malfatti…stinco di maiale con polenta taragna e patatine fritte…

Il risultato finale come potete vedere dalle immagini è che alle 14.45 siamo ancora a tavola, privatissimi, con il colesterolo a 300 e l’aglietto dei pizzoccheri che di certo farà compagnia per tutto il resto del viaggio. Un solo uomo è riuscito ad ingurgitare tutto…Chicco…che tra una frase di Paolino: “non devi dimostrare niente…hai già mangiato più degli altri” e lo stupore generale per la regolarità da passista nell’alzare forchetta e coltello…ancora una volta dimostra la sua leadership…e quasi quasi pensa a pucciare lo stinco di maiale anche nel caffè macchiato.
Prima di partire non possiamo fare a meno di notare l’ultimo prodotto della mente imprenditoriale del President…il “vino del presidente”, il primo moscato rosa di Valtellina. E bravo Ciko!
Aiutandoci l’un l’altro tiriamo e spingiamo per rientrare all’interno delle nostre tute e giubbini che ora sembrano una doppia pelle in latex…rimontiamo in sella e salutiamo Paolino, il quale, in attesa di fare l’esame della patente, decide saggiamente di non imitare il suo amico Sek nel precedente giro del Bovino Bosino Varesino e rientrare via Colico – lungolago alla base.
Rimangono pertanto cinque moto, dalle nove iniziali, si entra in svizzera, si fa un bel pieno e poi su verso Poschiavo per iniziare la bellissima salita verso il Passo del Bernina. All’altezza di Poschiavo circa, con Chicco carico dalle calorie ingurgitate poco prima alla guida, il gruppo è vittima dell’ennesimo imprevisto…semaforo verde…un vecchio in tuta blu si lancia sulle strisce urlando…Chicco lo saluta suonando il clacson, Alby lo manda a quel paese…gli altri vengono fermati…e allora che i primi due realizzano incrociando i loro sguardi che quel vecchietto in tuta blu era in realtà un poliziotto…così aprono il gas e si danno alla macchia.
Il tempo scorre e non si hanno notizie del resto del gruppo…parte una telefonata che avverte che stanno facendo vari controlli…alla fine, nonostante qualche tentativo, le moto di Old, Crotta e Marco passano indenni i controlli elvetici e la testa di Old va al montaggio del DbKiller ad inizio giro che gli ha evitato una pesante sanzione. Il gruppo si ricompatta, ma…oramai Chicco e Alby sono ricercati in tutta l’engadina dalle pattuglie della Swat :D

 

Inizialmente Chicco procede con passo sornione, poi incitato dal resto del gruppo apre il gas e si mette in scia ad un Hayabusa guidata da un enorme pilota dei grigioni con un’enorme zavorra da un paio di quintali…l’asfalto è perfetto…il panorama stupendo con i muri di neve alti più di due metri a delimitare la sede stradale e il lago ghiacciato. La temperatura sarà intorno ai 10-12°…davvero stupendo!
Si riscende verso Sankt Moritz, Alby è estasiato e trova conferma alle parole che Chicco gli aveva detto in precedenza riguardo il panorama, tutti siamo quasi più intenti a goderci questi fantastici scorsi piuttosto che fare evoluzioni corsaiole…mozzafiato davvero la maestosità del ghiacciaio e il fascino dei laghi ghiacciati.
Affrontato il primo passo elvetico, ne mancano ancora tre…si procede perciò verso Zernez Samedan per salire verso l’Albulapass…lungo la strada incrociamo un arzillo ottantenne che con il suo bastone ci comunica che per andare a casa bisogna andare a Chiavenna e che l’Albula è ancora chiuso certamente. Marco non si arrende, incita il gruppo a non mollare alle parole di un vecchio…così proseguiamo per qualche chilometro…fino alla tabella…ALBULAPASS CLOSED…il commento è unanime…ora torneremo indietro e il vecchio ci farà i gestacci! :D
Niente Albula e per conseguenza logica niente Julier…decidiamo di tirare dritto verso il Maloja, anche perché le zavorrine iniziano ad essere un pelo provate giustamente e Old è incontenibile nel dimostrare a tutti che con i tubi dei freni in gomma a Chiavenna arriverà per primo.


Chicco alza un pelo il ritmo, Alby lo segue come un famelico squalo…i moto turisti vengono superati uno dopo l’altro, l’asfalto in ottime condizioni anche qui permette pieghe e frenate in tutta tranquillità, così la fase di discesa verso il confine italico avviene in brevissimo tempo.
Siamo rientrati nei margini della tabella di marcia, decidiamo di concederci un’ultima pausa di relax, Chicco guida il gruppo alle cascate dell’acquafraggia in zona Piuro. Ai suoi piedi un sacco di famiglie intente a preparare il barbecue per una merenda a base di salamelle…il buon profumo alle nostre narici ricorda però che siamo ancora in piena digestione, così ci accontentiamo di una coca cola fresca seduti comodamente al bar prima di affrontare la fase di rientro attraverso la valassina.
Crotta pianifica una serata romantica in relax sul divano con visione del Milan inclusa, Marco rimembra giri di epiche gesta fatti in passato, Old, atteso dalla dolce metà ne approfitta per fare uno shampoo (vedi foto) mentre Chicco e Alby discutono circa l’effetto assicurato dei mitici occhi della tigre.

 

 

 

 

Saluti, baci e abbracci…si ritorna a casa…a livello di gruppo il giro finisce all’ingresso della valassina, trafficata come nelle fasi di esodo/rientro estivo…a fatica e con cattiveria si passa tra le auto, negli occhi un bellissimo e romantico tramonto ben augurante, in testa il bellissimo giro appena concluso e il prossimo giro dei colli piacentini (clicca qui) in programma per il prossimo week end.

 

Ultime 6 foto in gentile concessione di Marco Bus

 

 

 
 
 
testo a cura di ChiccoGT
foto a cura di ChiccoGT

 

 

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